domenica 17 aprile 2011

Progresso?

Il continuo ripetersi della storia mi fa paura. Gli effetti delle azioni umane vanno oltre il nostro immaginario e come macchine erriamo continuamente, sugli stessi punti, come se non ci fosse una reale via d'uscita, come se non avessimo la capacità di cambiare veramente le cose. Siamo delle macchine programmate per compiere sempre gli stessi gesti, per percepire determinate emozioni, per fare gli stessi discorsi. E se io rifletto su qualcosa su cui un altro non riflette, è solo perchè il modo in cui si intrecciano gli eventi è diverso. Avete mai visto il film "Nirvana" di Salvadores? Ecco, a volte ho come la sensazione di trovarmi nella stessa situazione dei personaggi di quel film, di trovarmi in un videogame in cui tutto è già stato determinato e si ripete infinite volte.
Prendiamo in considerazione le guerre: l'uomo scopre una fonte di ricchezza, cerca di possederla in tutti i modi, anche col rischio di uccidere milioni di persone. Per un pozzo di petrolio viene distrutto uno squarcio di terra che in realtà non è solo terra, perchè lì in mezzo ci sono vite, c'è sacrificio, c'è lavoro, c'è speranza, c'è amore. Arriva l'uomo che vuole dominare il pozzo e distrugge tutto. Trova civiltà diverse dalla propria e le annulla, o tenta con ogni mezzo di cambiarle. Trova occhi dalle forme strane, pelli dai colori inusuali, e nel dubbio di chi siano e di come siano, li elimina dalla faccia della terra, perchè non si sa mai. Milioni di morti sulla coscienza di nazioni intere, di errati idealismi, di fittizie pretese; la natura che si ribella e che rigetta lo schifo che le abbiamo imposto; l'odio delle menti folli che non hanno imparato niente dal passato e che non si rendono ancora conto di quanto sia globalmente catastrofica ogni sorta di guerra. E poi parliamo di progresso.

Nessun commento:

Posta un commento